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Quintetto a Pizzico NOMOS

10,00  IVA INCLUSA

Danze migranti è una grande suite, una “stanza sonora” dove rimbombano suoni e ritmi di danze contemporanee e assai più antiche: partendo dai ritmi ternari dal gusto mediterraneo, dall’eleganza del valzer popolare, attraversando i ritmi sincopati dell’est europeo, giungendo infine alle intriganti note delle milonghe latino americane.

La scelta di inserire opere di autori come Bela Bartòk, compositore, eccellente pianista, nonché grande studioso di musica popolare ed etnomusicologo, o Luigi Boccherini, che fu continuamente ispirato dalla danze popolari delle Asturie, o ancora Egberto Gismonti, il quale inizia il suo percorso musicale accademico con Nadia Boulanger per poi approdare alla world music, non è affatto casuale.

 

 

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Descrizione

Il Quintetto a pizzico Nomos nasce nel 2011 presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo, inizialmente sotto la guida del M° Emanuele Buzi, docente di mandolino presso lo stesso conservatorio, per poi affermarsi in breve come una delle realtà cameristiche più interessanti presenti sul territorio.
Il loro repertorio propone esperienze musicali svariate, spaziando dalla musica barocca alla classica, dalla contemporanea alle colonne sonore, eliminando così barriere tra generi e stili: variegato ed improntato prevalentemente su trascrizioni originali o arrangiamenti ad hoc, che mettono in risalto l’esplorazione timbrica degli strumenti.
Si è esibito pressoil Teatro Greco di Taormina (ME) per il Festival Internazionale delle Orchestre a Plettro, tra i più importanti a livello nazionale nell’ambiente mandolinistico; voluti direttamente dal M° Claudio Piastra, nel 2013 partecipano prima alla stagione concertistica dell’Accademia “L. Tadini” di Lovere (BG), e successivamente al prestigioso Festival di Bellagio presso Varenna (LC).
Il Quintetto Nomos porta avanti una ormai consolidata collaborazione artistica con diverse associazioni musicali nazionali e siciliane, distinguendosi in occasione di rassegne e festival:Chateau-d’Oex nella Svizzera francese per la stagione concertistica “Le Bois qui Chante”, presso l’Auditorium RAI di Palermo, nella suggestiva cornice del Tempio di Giunone nel Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento per la stagione “Venerdi nella Valle”, l’anfiteatro di Pollina per il “Valdemone Festival”, con Teatro Massimo di Palermo e il Teatro Stabile di Catania. Di recente, grazie alla collaborazione con il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo, il progetto “Nomos” prenderà parte attivamente all’esposizione universale EXPO Milano 2015, con una intera settimana di esibizioni.
I componenti, che vantano, sia singolarmente, sia in seno ad altre formazioni cameristiche ed orchestrali, un’intensa attività musicale di rilievo, sono impegnati costantemente in attività di perfezionamento e ricerca musicale.

Il quintetto a pizzico Nomos è composto da:

Raffaele PullaraMandolino
Mauro SchembriMandolino
Giovanni ConfaloniChitarra
Flavio D’AmbraChitarra
Andrea ScimèContrabasso

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2 recensioni per Quintetto a Pizzico NOMOS

  1. Gamma Musica

    Italia e Oman – Uniti dalla musica, concerto a Mascate (Sito Ufficiale della Farnesina, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale)

    Italia e Oman uniti dalla musica: lunedi’ prossimo, l’auditorium del Museo Bait al Zubair di Mascate ospitera’ il concerto “The Sounds of Italy and Oman – Harmonies across the Seas”. All’evento, patrocinato dall’ambasciata italiana in Oman, assistera’ il sottosegretario del ministero del Patrimonio e della Cultura, Salim bin Mohamemd Almahruqi, ospite d’onore della serata. I due Paesi si incontreranno su un repertorio di matrice popolare per strumenti a pizzico: le chitarre e i mandolini italiani e l’oud arabo. Sul palcoscenico saliranno gli italiani del “Quintetto a pizzico Nomos” con Emanuele Buzi e i musicisti dell’omanita “Oud Hobbyists’ Associations”. Del quintetto italiano fanno parte Raffaele Pullara, mandolino, Mauro Schembri, mandolino/mandola, Flavio D’Ambra, chitarra, Giovanni Gonfaloni, chitarra e Andrea Scime’, contrabbasso, mentre tra gli omaniti ci saranno Nibras Almullahi, oud, Wahab Al-Dhanki, qanun, Tahra Al-Balushi, violino, Nasser Al Kindi, violino, e Ahmed Al Siabi, percussioni omanite.

    “The Sounds of Italy and Oman – Harmonies across the Seas”

    L’accostamento degli strumenti a pizzico europei – mandolini e chitarre – con l’oud, che ne e’ progenitore, nel contesto del museo etnografico delle tradizioni omanite Bait al Zubair di Mascate rappresenta un’occasione particolarmente rara e significativa di incontro e dialogo tra culture. I due ensemble hanno scelto di eseguire alcune pagine significative del rispettivo repertorio con, per l’Italia, celebri trascrizioni di melodie tratte dall’opera lirica, per esempio da Rossini e da Verdi, e anche pagine di musica contemporanea, di Ennio Morricone tra gli altri e pagine nazionali omanite. Alcuni dei brani verranno eseguiti insieme dai gruppi.

    “Il concerto The Sounds of Italy and Oman – ha sottolineato l’ambasciatore italiano, Paola Amadei – e’ il risultato di una collaborazione che ho promosso e, allo stesso tempo, il punto di partenza per una piu’ stretta collaborazione artistica tra musicisti italiani e omaniti, che hanno in comune l’amore per la musica e per il proprio patrimonio culturale e artistico e il desiderio di condividere con tutti noi le melodie e i ritmi delle rispettive tradizioni musicali, nello spirito di incontro e scambio che e’ proprio della cooperazione bilaterale tra i due Paesi”. “Mi auguro – ha aggiunto – che questo primo concerto contribuisca a far conoscere la tradizione del mandolino italiano in Oman e, al tempo stesso, la tradizione dell’oud in Italia e che artisti italiani e omaniti possano sempre piu’ condividere e far conoscere nei rispettivi Paesi le proprie tradizioni culturali e artistiche”.

  2. Gamma Musica

    da Repubblica, 11 Febbraio 2016 di Grazia La Paglia
    I musicisti di Palermo ambasciatori musicali in Oman. Lunedì sera il concerto “The Sounds of Italy and Oman – Harmonies across the Seas”, all’auditorium del Museo Bait al Zubair di Mascate ha celebrato l’incontro tra la cultura italiana e quella del sultanato. Ad esibirsi, musicisti dei due paesi messi a confronto. Per l’Italia il Quintetto a pizzico Nomos con Emanuele Buzi, tra i più famosi e talentuosi mandolinisti dello scenario internazionale. Insieme a lui Raffaele Pullara al mandolino, Mauro Schembri al mandolino e alla mandola, Flavio D’Ambra e Giovanni Gonfaloni alla chitarra e Andrea Scimè al contrabbasso. L’ensemble è sostenuto dal Conservatorio di musica Vincenzo Bellini di Palermo ed è una delle formazioni da camera più attive in Sicilia. Per l’Oman si è esibita la Oud Hobbyists’ Associations, fondata undici anni fa per conservare e promuovere il patrimonio musicale rappresentato dall’Oud, strumento a cui il Paese è molto legato. I due ensemble hanno scelto di eseguire alcune pagine significative del rispettivo repertorio: dalle celebri trascrizioni di melodie tratte dall’opera lirica di Rossini e di Verdi alle pagine di musica contemporanea di Ennio Morricone, passando per gli spartiti della tradizione omanita. Alcuni brani sono stati eseguiti insieme dai due gruppi.

    Nelle parole dell’Ambasciatore d’Italia a Mascate, Paola Amadei, “Il concerto The Sounds of Italy and Oman è il risultato di una collaborazione che ho promosso e, allo stesso tempo, il punto di partenza per una più stretta collaborazione artistica tra musicisti italiani e omaniti, che hanno in comune l’amore per la musica e per il proprio patrimonio culturale e artistico e il desiderio di condividere con tutti noi le melodie e i ritmi delle rispettive tradizioni musicali, nello spirito di incontro e scambio che è proprio della cooperazione bilaterale tra i due Paesi. Mi auguro che questo primo concerto contribuisca a far conoscere la tradizione del mandolino italiano in Oman e, al tempo stesso, la tradizione dell’oud in Italia e che artisti italiani e omaniti possano sempre più condividere e far conoscere nei rispettivi Paesi le proprie tradizioni culturali e artistiche”.

    “Dopo oltre tre anni di lavoro qui a Mascate – sottolinea Francesca Campagna Senior Artistic Manager presso la Royal Opera House – è stato naturale mettere insieme questo progetto musicale. Il fatto poi che i musicisti italiani provengano dalla mia città natale mi fa sentire particolarmente orgogliosa per aver contribuito a rendere possibile questa bella occasione musicale che spero segni un’importante tappa nel dialogo fra i due paesi, sostenuta dal linguaggio universale della musica”.

    “Per il Conservatorio di Palermo – dichiara Daniele Ficola direttore della prestigiosa istituzione formativa italiana – questo appuntamento omanita ha una duplice importanza: un atto di riconoscenza verso quel Paese che nel 2008 ha fatto oggetto il nostro Istituto di una generosa donazione e la sinergia creatasi con l’Ambasciata d’Italia a Mascate grazie all’ideazione e al sostegno di Francesca Campagna. Questo ponte ideale tra Palermo e Mascate, rappresenta una reale integrazione culturale attraverso la musica”.

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